Terry Davies (Terence John Davies) nasce a Shrewsbury Shropshire 1961.
Da sempre la passione per la ceramica lo accompagna e dopo un apprendistato presso un laboratorio di ceramica in Inghilterra, la cui fatica è stata remunerata dalla maestria acquisita, egli si è imbarcato in un viaggio ambizioso di conoscenza e approfondimento dell’arte della ceramica – di stile, di insegnamento e di prestazioni professionali presso vari laboratori di ceramica in Australia, Nuova Zelanda, USA, Grecia e Italia.
Lo stile di Terry Davies risente dell’influenza dello studio delle prime ceramiche cinesi della dinastia Sung durante i suoi lunghi viaggi attraverso l’Asia ed è riconoscibile nelle opere che crea oggi.

Nel suo percorso artistico ha aperto e condotto con successo alcuni laboratori di ceramica in Inghilterra, insediandosi infine nella campagna toscana dove sta applicando i suoi 30 anni di esperienza ad una maggiore comprensione dell’arte della ceramica.

Le sue opere sono lavorati al tornio, un metodo di lavorazione immediato, sensuale e non complicato. L’ispirazione deriva dalla consapevolezza che l’argilla è libertà di creare senza barriera alcuna. Per le sue opere utilizza il grès ad alta temperatura perché produce superfici resistenti ed impermeabili. Le opere sono poi smaltate e cotte a gas. Fuoco, terra, aria e acqua sono elementi naturali che collidono formando armonia.

Le superfici delle sue opere sono composte da minerali naturali, cenere, pietra e argilla.
Gli smalti celadon, sangue di bue e tenmoku si basano su componenti utilizzati nelle primissime ceramiche cinesi, molto difficili da padroneggiare. In particolare, lo smalto rosso intenso detto sangue di bue si produce solo una volta creato il giusto ambiente nel forno durante la cottura. Invece, per produrre i colori unici che caratterizzano le ceramiche “soda” si introduce la soda nel forno quando la temperatura raggiunge i 1300°C.

La produzione di Davies mostra un equilibrio naturale fra la forma funzionale, astratta e classica e una sensibilità innata per l’argilla.