Mirella Cherchi
Mirella Cherchi è nata a Torino, ma il suo cuore è diviso tra il Piemonte e la Sardegna, la magnifica terra a cui apparteneva la nonna che, prima di lasciare il paese per il continente, esercitava l’arte del tessere ed eccelleva in molte altre abilità manuali.
Ed è proprio dalla nonna che Mirella Cherchi ha ereditato l’amore per la tessitura, una passione iniziata in quinta elementare, quando insegnò ai suoi compagni di classe a intrecciare strisce di carta.
Il passare del tempo, gli studi nell’ambito artistico e antropologico (maturità artistica e laurea in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo, con una tesi in antropologia culturale) e alcuni viaggi in Africa e Nord Europa, le hanno consentito di sperimentare tecniche d’intreccio d’ogni tipo, contribuendo a creare un interesse divenuto il filo conduttore della sua esperienza creativa.
Le sue prime opere sono così caratterizzate dalla ricca tradizione decorativa africana e dalle suggestioni della fiber art.
Nei primi anni ottanta un viaggio in estremo oriente rappresenta il punto di partenza per uno studio comparativo sulle tecniche tessile e gli stili decorativi del mondo etnico; la grande varietà di forme e colori che lo compongono, ispirano i segni, come spirali, labirinti e meandri che tuttora compaiono nelle sue opere.
Gli anni novanta segnano non solo l’inizio degli studi sui disegni tessili, ma anche la realizzazione delle prime opere su stoffa, rappresentate da grandi intrecci tessili caratterizzati da accostamenti azzardati di colori, onde graduali di toni e trasparenze, che accolgono apparenti simmetrie di segni e forme casuali.
E’ questo il periodo nel quale prende corpo e nasce la produzione di quadri e oggetti d’arredo: paraventi, controsoffittature, porte scorrevoli, pannelli divisori e molto altro.
Tra le sue opere sono inoltre presenti arazzi e pannelli tessili realizzati grazie all’accostamento con tecniche pittoriche che creano effetti suggestivi.
Mirella Cherchi ha esposto le sue opere in mostre collettive e personali realizzate anche in spazi non sempre convenzionali come l’Enoteca Regionale di Barbaresco nel 2000, la personale “Arazzi e Macrotessiture” presso la galleria Arshile di Torino nel giugno 2002 e la partecipazione nel 1998, nel 2000 e nel 2004 alla Biennale d’Arte Tessile di Chieri “Trame d’Autore”.
Una sua opera fa parte della Collezione Civica di Fiber Art della Citta’ di Chieri. Oggi continua a progettare, sperimentare e creare intrecci ed opere tessili.
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