Giancarlo Zompì nasce a Spoleto nel 1943, ma vive e lavora a Milano da molti anni.
La definizione più aderente della sua attività è quella di “eco-artigiano” del legno, che lavora su tavole, vecchi mobili, bauli e comodini, sedie e cassettoni che modifica, tratta e dipinge con materiali ecologici ed eco-sostenibili.
Le sue opere sono un’effusione cromatica di segni che rende unica e inconfondibile la pittura di Zompì.
Una pittura che non si pone limiti anzi, costantemente li travalica onde propiziare incontri sempre nuovi.
La base della sua arte sta nell’incontro con le tavole sconnesse di manufatti la cui funzione è stata modificata dall’abbandono e dalle dimenticanze, che attraverso il suo intervento si coprono di arabeschi, si accendono di sfumature intense, si scoprono e si svelano come sorprese.
Intervalli di sensi ove rinvenire sensi inediti.
Ma Zompì affronta anche l’esperienza della ceramica, vissuta fin dall’azzardo della cottura nelle forme di tradizioni prossime e lontane: le ciotole degli antichi conventi, le alzate, i grandi piatti lucenti di alpacca delle terre del Magreb.
Stazioni di un paziente percorso, stagioni di un’avventura che lentamente accumula frammenti per poi risolverli in un’unità poetica e tematica nel segno di un armonioso accordo.