Fiorenza Pancino
Fiorenza Pancino nasce nel gennaio 1966 a San Stino di Livenza (VE), dopo essersi diplomata nel 1992 al CFP “Albe Stainer” di Ravenna, lavora e vive a Faenza.
Realizza opere il cui immaginario gravita attorno al tema del giardino del sè, inteso come percorso di conoscenza, nonché avventura artificiale creata a propria immagine e somiglianza.
Dopo aver messo in discussione il lato forte del proprio sentire – plasmando, attraverso un uso esclusivo del medium ceramico, sculture od oggetti d’uso aggrediti da un forte cromatismo e decorativismo – l’artista oggi non ha più bisogno di mostrare la propria forza, e proprio per questo esibisce la propria fragilità: quella leggerezza necessaria per affrontare la vita e, di riflesso, la morte.
Con sguardo disinibito, infatti, Fiorenza Pancino asseconda la propria vocazione ludica al femminile, aprendosi alla possibilità di sperimentare nuovi materiali e scoprire nuovi soggetti, per giungere a soluzioni operative e prospettive di lettura complesse. Così è, ad esempio, la recente installazione “Farfalle e Torte”: fatta di carta e di speciale stoffa tagliata dai bavagli usurati del figlio, Alvise, dal pigiama di lei, o, ancora, dal vecchio grembiule da lavoro. In questo modo, le torte, le farfalle e gli altri soggetti realizzati con effetti personali acquistano una sorta di seconda pelle, che cambia non solo l’apparenza delle cose, ma anche il loro significato, senza per questo cadere in un facile autobiografismo. I segni di questa femminilità ritrovata si possono scorgere ancora in opere raffinate come “Anime Disvelate”; installazione in cui la fotografia si sostituisce al coprente pennello, e viene applica su cassette aperte di ceramica bianca sotto forma di lieve decalcomania.
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