Carla Lega, ceramista atipica del panorama faentino, ha iniziato a modellare e decorare oggetti in ceramica nel 1975, affiancando il padre Leandro (anch’egli orgogliosamente autodidatta e privo di formazione scolastica accademica), inserendosi, per la sapiente manualità, nella tradizione faentina ma con un linguaggio assolutamente moderno e autonomo, vivacizzato dall’uso dei lustri, iridescenti, cangianti, metallici, ottenuti per riduzione chimica nel forno e il cui uso, , peraltro antico, è stato largamente ripreso nel XX secolo da grandi faentini come Pietro Melandri o Riccardo Gatti.

Carla Lega prosegue soprattutto la ricerca di forme nuove, passando attraverso la leggerezza: le sue ultime creazioni sono sottili lastre di argilla modellata a mano a “cartoccio” o forme ottenute a “colombino” e decorate con smalti metallici e iridescenti. Dagli anni Novanta ha partecipato a numerose mostre personali e collettive, ottenendo diversi premi e riconoscimenti in campo nazionale.